Il Carnevale di Venezia, uno dei più famosi al mondo

Il Carnevale di Venezia, uno dei più famosi al mondo

25/05/2021
Autore: Monica Lombardi

A dire il vero il primo pensiero che salta in mente quando si parla di Carnevale va immediatamente verso le affollatissime e coloratissime strade di Rio de Janeiro, vero simbolo di questa allegra e chiassosissima festa, da decenni mèta fissa di migliaia di turisti attratti da musica, balli, maschere, colori e, perché no, anche dalla buonissima caipirinha che fanno da quelle parti.

Ma le feste di Carnevale importanti nel mondo non mancano, e se ne trovano di diverso genere un po’ in tutte le grandi capitali; in Italia ‘l’epicentro’ del Carnevale è senza dubbio Venezia, anche se se ne celebrano altri che non riscuotono lo stesso successo in termini di affluenza di pubblico, ma che sicuramente non possono essere trascurati per la loro bellezza. Putignano, Ivrea, Cento, Acireale e soprattutto Viareggio, ospitano altre grandi manifestazioni per celebrare il Carnevale, ma il fascino che ha questa festa nel meraviglioso scenario unico che offre la città di Venezia è davvero unico.

Origini e storia del Carnevale di Venezia

Stando alle testimonianze di cui siamo in possesso, sembrerebbe che i primi festeggiamenti per la festività del Carnevale nella città di Venezia abbiano avuto luogo nel 1094, quando il Doge Vitale Falier Dodoni utilizzò questo termine per la prima volta associandolo a manifestazioni pubbliche di divertimento destinate soprattutto ai ceti sociali più umili, ovvero a tutti coloro che durante tutto l’anno lavoravano alle dipendenze dei signorotti dell’epoca.

Musica, canti, e balli sfrenati riempivano di allegria e colori ogni angolo di Venezia, ed il solo fatto di avere la libertà di poter indossare un costume ed una maschera, concedeva a tutti la possibilità di divertirsi liberamente scherzando con chiunque (incluse le forze dell’ordine ed i militari) ed approfittando del ‘mistero’ del proprio anonimato. Tale periodo di ‘svago’ se così si può definire, veniva concesso dall’oligarchia della Serenissima per alleviare malumori e tensioni interne del popolo, costretto a rispettare durante tutto l’anno limiti e divieti molto rigidi, specie in tema di ordine pubblico, a quell’epoca controllato molto severamente.

Le famosissime ‘maschere veneziane’

Verso la fine del secolo XIII, per essese più precisi con un editto del 1296, il Senato della Repubblica di Venezia dichiarò come festivo il giorno prima della quaresima, dedicandolo ai festeggiamenti per il Carnevale, che a quei tempi durava circa 6 settimane, dal 26 Dicembre fino al Mercoledì delle Ceneri, periodo che serviva a commemorare i 40 giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo aver ricevuto il battesimo nel fiume Giordano. Proprio dall’antica usanza di travestirsi per il Carnevale, nacque dal nulla e si diffuse molto rapidamente a Venezia l’arte di produrre e mettere in commercio maschere, costumi, e con essi tutta una serie di accessori da utilizzare per completare il proprio travestimento nel migliore dei modi.

Furono istituite delle vere e proprie scuole dove si insegnava l’arte di fabbricare le maschere veneziane usando gesso, cartone pressato, argilla e garze, con tanto di corsi specializzati per la decorazione e gli addobbi dei travestimenti. Baùta, Tabarro, Gnaga, Moretta, sono queste le maschere ed i costumi veneziani più comuni, e sono tanti gli artigiani capaci di crearne uno su misura in appena un paio di giorni.

Il Carnevale di Venezia oggi

Generalmente il Carnevale è sempre stato in qualche modo collegato alla storia, e per questo motivo maschere, costumi, carri allegorici, e scenografie della stessa festa, hanno sempre seguito nel corso degli anni quelli che erano i temi storici del momento, ma è dal 1979 che la festa del Carnevale di Venezia ha ritrovato in un certo senso il suo vero ed antico splendore. Grazie anche al patrocinio del Comune di Venezia, ed al supporto logistico ed economico tanto del Teatro la Fenice quanto a quello della Biennale di Venezia, oggi questo evento è considerato tra i più caratteristici del mondo nel suo genere, e sono milioni i turisti che ogni anno vi prendono parte attivamente.

Sono il Martedi ed il Giovedì Grasso i due momenti più importanti di tutto il Carnevale, anche se è logico che i giorni con maggior frequenza di persone siano quelli in prossimità dei weekend; ad ogni modo, da non perdere assolutamente la cerimonia del Volo dell’Angelo, con la discesa di una colomba in ‘volo’ su di una corda che unisce la punta del campanile di San Marco con il Palazzo Ducale, colomba che un tempo era meccanica, e che negli ultimi anni è stata sostituita da un personaggio famoso dello sport o dello spettacolo, elemento nuovo e sicuramente anche più divertente per gli spettatori.