Ancora oggi sono molti i dubbi sulle origini della città di Venezia, e le poche fonti attendibili che si hanno a disposizione ci inducono a mescolarle inevitabilmente con qualche leggenda esistente.
Per quello che si sa, Venezia risulta essere nata in un primo momento come città Bizantina, e pare che le cose rimasero invariate per qualche secolo; le sue origini dovrebbero risalire alla fine del VI secolo, ed il lento processo di formazione si sarebbe protratto per almeno un altro secolo, ovvero fino a quando i confini del suo territorio non iniziarono ad apparire ben definiti.
Diversi piccoli centri lagunari circostanti contribuirono alla nascita di quella che oggi è la città capoluogo del Veneto, nonchè mèta turistica tra le più gettonate al mondo; Altino, Concordia, Oderzo, Aquileia e Padova, tutti paesini nel mezzo della laguna fortificatisi sotto la dominazione ostrogota, diedero il loro apporto alla nascita di Venezia, soprattutto grazie alla complessa rete di collegamenti fluviali che avevano creato e mediante la quale misero in piedi fiorenti attività commerciali di scambio con l’Oriente.
Nascita della città di Venezia e suo sviluppo
Nel 774 Carlo Magno sconfisse definitivamente i Longobardi, riuscendo a conquistare anche i territòri dell’Istria bizantina; nell’800 fu poi proclamato imperatore, lanciando in questo modo il guanto di sfida ai bizantini e manifestando la sua ferrea volontà di affermarsi su tutto l’Occidente.
Quando nell’806 egli stesso decise di assegnare Venezia, l’Istria e la Dalmazia al figlio Pipino in quanto Re d’Italia, l’imperatore bizantino Niceforo I si decise a reagire, ed inviò una corposa flotta navale nella laguna veneta per riprendersi quello che rivendicava come suo dal principio; ne nacque una guerra lunga e dura che si concluse con la ‘pace di Acquisgrana’ dell’ 812, nella quale veniva ufficializzato il titolo di imperatore per Carlo Magno, ma allo stesso tempo ristabilita l’appartenenza di Venezia all’impero bizantino.
Da questo momento, seppur formalmente assoggettata a Bisanzio, Venezia inizia un lento e costante cammino verso il raggiungimento di quell’indipendenza che riuscì a raggiungere secoli dopo, quando si affermò come potenza navale mediterranea e fece rifiorire tutte le sue attività commerciali.
Le crociate e la guerra con Genova
Le guerre religiose promosse dalla chiesa cattolica e combattute tra i secoli XI e XIII, che meglio conosciamo come ‘Crociate’, videro la città di Venezia protagonista di prim’ordine in una serie di vere e proprie ‘spedizioni punitive’ invocate da papa Urbano II durante il ‘Concilio di Clermont’; tali rappresaglie avevano come obiettivo la conquista della Terra Santa, già precedentemente contesa con i musulmani ma finita poi sotto la loro giurisdizione. La prima di queste ‘Crociate’ terminò nel 1100 con la presa di Gerusalemme, segnando in un certo senso anche la fine di quella che era stata una massiccia espansione del mondo islamico nei secoli immediatamente precedenti.
L’infittirsi delle reti commerciali e degli scambi con l’Oriente, diede inizio ad una forte rivalità tra alcune delle quattro principali potenze navali italiane (le repubbliche marinare), e cioè Amalfi, Pisa, Genova e Venezia stessa; e se i rapporti commerciali e la spartizione delle acque territoriali andavano bene con Pisa ed Amalfi, lo stesso non si può assolutamente dire per quanto riguarda Genova, verso la quale invece c’era odio ed ostilità.
La scintilla che fece scoppiare il conflitto tra Venezia e Genova durato quasi 100 anni, scoccò in Terra Santa, e precisamente ad Acri; Genova schierò una flotta di 50 galee guidate dall’ammiraglio Rosso della Turca con la ferma volontà di spazzare via Venezia ed annettersi quelle terre, ma la flotta veneziana guidata da Lorenzo Tiepolo, seppur in minoranza, riuscì a vincere la battaglia ed a cacciare i genovesi. La cosa non finì certo così, e nel corso degli anni si susseguirono ancora per molto tempo episodi di ritorsione e guerriglia tra le due città fino al 1400 circa.
Le guerre di Venezia in Europa
Il lento e progressivo processo di espansione territoriale di Venezia, oltre a non essere visto di buon occhio dall’allora pontefice Giulio II, cozzava non poco con altri ideali di espansione e dominio territoriale, quelli di Luigi XII di Orleàns, ed anche quelli di Massimiliano I d’Asburgo; ecco dunque nascere e prendere corpo una triplice alleanza contro la ‘Serenissima’, sancita nella cittadina francese di Blois il 22 settembre 1504. Nella prima metà del 1508 Venezia riusci addirittura a difendersi su tre fronti da vari attacchi della triplice alleanza e, nonostante molte perdite, fu capace di far indietreggiare il nemico sconfiggendolo nei pressi del confine di Valle di Cadore.